
GAETANO GADDA 1900 - 1956
Unico allievo di Stefano Scarampella.
L’anno successivo la fine della prima guerra mondiale, nel 1919 Gaetano Gadda iniziò a lavorare presso la bottega di Stefano Scarampella e dopo un breve periodo di apprendistato cominciò a costruire i primi strumenti assieme al suo maestro che era già molto anziano.
Dopo poco tempo, iniziarono per Scarampella problemi di salute che gli impedirono completamente di lavorare e per questa ragione negli ultimi anni fu soprattutto Gaetano Gadda a costruire gli strumenti che uscivano dalla bottega di Scarampella, al punto che nel 1924 in seguito ad un ulteriore peggioramento delle condizioni di salute, Scarampella cedette a Gadda con regolare atto notarile (del quale esiste ancor’oggi la certificazione originale) tutti gli arnesi di liuteria, inclusi i modelli di sua proprietà, alla condizione che Gaetano continuasse a fornirgli un violino al mese fino al termine della sua vita, cosa quest’ultima che venne ad accadere l’anno successivo, nel 1925.
A seguito della scomparsa del suo maestro, nel periodo tra gli anni 1925 ed il 1927 Gadda frequentò a Ferrara anche la bottega di Ettore Soffritti dal quale apprese i segreti della scuola ferrarese.
Tuttavia, nel periodo successivo, quello dei primi anni di attività in proprio, Gaetano Gadda, nella realizzazione degli strumenti, subiva ancora molto l’influsso della personalità prorompente di Scarampella , particolarità quest’ultima che soffocava un po’ quella propria. Il periodo d’oro di Gaetano Gadda coincise con l’inizio dell’attività nella sua bottega del figlio Mario (unico suo allievo) e fu proprio in quella fase che iniziò i primi veri cambiamenti nello stile di lavoro, inizialmente questo avvenne prendendo spunto da un modello di Guarneri, modificandolo leggermente ma staccandosi cosi dallo stile di Scarampella ed iniziando a timbrare i propri strumenti con il marchio GG sulla nocetta e sulle fasce sotto il bottone.
Oltre ai due modelli più conosciuti della sua liuteria, ne utilizzò anche altri e tra questi quello di Stradivari, mentre per i violoncelli utilizzava prevalentemente il modello Balestrieri.
Nella ricerca di un suo stile definitivo, avvenuto poi nel tempo con la creazione del suo modello personale, i suoi strumenti presentano delle differenze di lavorazione secondo i periodi (e modelli); alcune volte li si può trovare con bordi tondi in rilievo, altre volte con sgusciatura sul filetto più larga e piatta, e come il suo maestro, utilizzò spesso come legno, l’acero campestre (oppio).

English Version
La sua liuteria rimane comunque più costante e accurata di quella di Scarampella, anche se a volte più fredda. La chiocciola è di uno stile inconfondibile, con lo smusso (e le punte delle fasce) sempre annerito.
Oltre all’etichetta, usava firmare sul legno sotto l’etichetta e all’interno delle fasce (generalmente quella superiore sinistra ma a volte anche altre), e sulla catena.
Gaetano Gadda vista la sua ancora giovane età al momento della sua prematura scomparsa avvenuta nell’anno 1956 per infarto miocardico, lasciò tantissimo materiale ancora da ultimare o solamente abbozzato, materiale che venne poi ultimato, in certi casi anche moltissimi anni dopo, dal figlio Mario.